Naturale, innata, coraggiosa, umile, competente, intelligente e pragmatica, resiliente e resistente, declinabile nei contesti, diversificata, solida, mai scontata, attenta, portatrice di risposte, sedimentabile solo in un percorso di gavetta, scomoda a tratti, indispensabile per condurre un team.
Questi sono solo alcuni degli aggettivi che Donnarumma declina come necessari ad una leadership virtuosa, che non può essere esercitata senza paura ma che, al contrario, diventa efficace soltanto quando è intrisa di senso di responsabilità, investimenti e cura per e nel team, solo quando investe in maniera approfondita tutti i processi e le dinamiche propri del contesto di riferimento.
Nel racconto di Stefano Donnarumma si susseguono ricordi d’azioni intraprese, di crisi risolte, di risposte fornite, di gruppi di persone che diventano team, del coraggio della responsabilità che alle volte non ti lascia dormire, della famiglia che rappresenta il futuro per cui si lavora e il presente da cui si torna.
La leadership dell’Ingegner Donnarumma è un modello che si consolida nel tempo e nelle competenze che vanno acquisite per gradi, con fatica e sacrificio. Prende le distanze dalle carriere lampo, dall’accettazione di incarichi sconnessi dalla reale preparazione funzionale necessaria a rispondere alle sfide; da quelle leadership inesperte incapaci di gestire le crisi e di affrontare fallimenti e insuccessi che il ruolo di leader porta necessariamente con sé.
La leadership di Donnarumma è una leadership di continuità che non si ferma, che non si immobilizza, che investe nel team, nella crescita dei futuri leader.
La sua più grande felicità professionale? Aver investito sulle persone giuste.